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Giu 08

Una testimonianza sul corso di vela rivolto ai pazienti ematologici

Con grande entusiasmo dei partecipanti è partito il corso di vela di 1° livello rivolto ai pazienti ematologici organizzato da AIL Ancona Macerata in collaborazione con l’ASD Assonautica di Ancona.

Ecco la testimonianza di Leonardo, paziente che partecipa al corso:

Il 13 maggio 2023 ad Ancona era previsto tempo incerto, con una minima di 10°, una massima di 19°, vento a 9 km/h medi e possibilità di pioggia. Il porto turistico era poco frequentato ma, sul lato destro del “Triangolone”, verso le 14:30 spiccava un gruppo di persone che lasciava intuire l’inizio di un evento.
Lì erano pronti per accoglierci all’inaugurazione del corso di vela la coordinatrice AIL Ancona Macerata, Alessandra Guidi, e il Presidente Prof. Leoni. La maggioranza di noi corsisti, molto probabilmente, non aveva un’idea chiara di cosa saremmo andati a fare nelle seguenti ore, ma l’entusiasmo e il senso di cura che comunicavano le parole di presentazione dei referenti AIL indicavano già una buona “rotta”.
Quando l’istruttore Raffaele ha iniziato a introdurre la terminologia specifica e spiegare le prime nozioni relative alla navigazione, si sono sentiti un paio di sospiri; ogni tanto, qualche sguardo fugace lasciava intendere che il tutto fosse un po’ impegnativo, ma fortunatamente il secondo istruttore, Francesco, interveniva a supporto di Raffaele, soprattutto quando non capivamo come fare i nodi.
Una delle prime cose che ci sono state dette è che la nostra partecipazione al corso andrebbe slegata dalla condizione di pazienti, sulla quale dovremmo porre la minore attenzione possibile. Il senso di tutto questo è diventato ancor più chiaro durante l’inaspettata uscita in barca: lì siamo diventati operativi e interdipendenti. Ognuno, a turno, ha ricoperto un suo ruolo specifico, scoprendo di essere in grado di imparare molto più velocemente di quanto inizialmente prevedibile.
Siamo stati coordinati come ci si aspetterebbe da gente di mare: con attenzione, serietà, professionalità, rispetto. E se è vero che ognuno di noi, nei nostri percorsi, è preso da una quantità variabile di pensieri e preoccupazioni che ci portano immaginariamente altrove, in altri tempi, da soli, l’impegno e la collaborazione necessari per questo tipo di esperienza tendono invece a riportare ad un “qui, ora, con gli altri”.
Anche questa è, a tutti gli effetti, cura: un grazie all’AIL per aver ideato il progetto, e all’Assonautica per la disponibilità e competenza. Buon vento dunque!  

Leonardo

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