La testimonianza di Marina, Volontaria che si occupa dell’accoglienza in Day Hospital
“Mi chiamo Marina e sono Volontaria AIL dal 2011. Quando sono entrata a far parte di questa realtà non sapevo niente di ematologia e di volontariato ma, avendo avuto purtroppo in famiglia dei malati, conoscevo bene l’importanza del servizio offerto dai volontari e mi è venuto spontaneo offrire il mio tempo per essere anch’io d’aiuto al prossimo.
Ho iniziato a fare un po’ di tutto: frequentare il reparto e il Day Hospital, all’occorrenza a dare una mano a casa AIL, mi sono resa disponibile anche per gli eventi e per il laboratorio.
Col tempo ho scoperto di avere una vocazione a stare in Day Hospital, cioè accogliere i pazienti che vengono a fare esami diagnostici, esami ematici e o chemioterapie. Quando i pazienti arrivano in Day Hospital spesso sono spaesatissimi, presi dai loro pensieri e dalla paura di una malattia che il più delle volte non conoscono e noi gli offriamo il nostro aiuto e il nostro sorriso.
Molti pazienti quando vengono a conoscenza del fatto che siamo Volontarie si meravigliano perché ci vedono come dei veri punti di riferimento. Personalmente credo che il compenso più prezioso sia l’affetto e la gratitudine dei pazienti e soprattutto vederli a distanza di tempo migliorare e guarire.
Il bello di far parte di AIL è sentirsi parte di tanti progetti per migliorare la vita dei malati onco-ematologici e vederne direttamente i risultati. Tutto quello che facciamo è tangibile e rimane nel nostro territorio, nel reparto di ematologia, nella nostre case AIL e nei nostri cuori. Una volta una paziente mi ha detto: “I medici e le medicine ci curano, ma l’amore delle persone che ci stanno accanto come voi volontarie ci guarisce!”